Il cliente che non vorrei mai (parte seconda)
Il cliente che non vorrei mai:
- vuole fare il democratico ma alla fine è solo il “padre padrone” dell’associazione
- (legata al punto precedente) e quindi non capisce perché i volontari “fuggono” dall’associazione e le attività di fund raising diventano di difficile realizzazione
- pretende risultati, quando non ha risorse umane per gestire le raccolte di fondi
- dulcis in fundo, non ha la capacità di gestire le proprie risorse umane, ma crede lo stesso di essere un buon manager solidale..
- non vuole dedicare troppo tempo alla raccolta di fondi…e allora è meglio che eviti di sprecare soldi per un consulente
- crede di poter pagare la parcella in natura (che ci starebbe anche bene…ma a tutto c’è un limite…)
- dice di non aver soldi. La professionalità si paga, anche se qualche volta le cose non vanno purtroppo come si vorrebbe (ma io dico: se l’avvocato ti perde la causa, non lo paghi?)
- non paga o paga con molto ritardo (superando anche i tempi degli Enti Pubblici)…per la gioia degli avvocati..
- vuole fare il furbo e pensa che il consulente sia un fesso…alla fine ci vuole poco a smascherare un ruba galline..
quanto hai ragione!
Caro Francesco…come vorrei non aver ragione!