Social Network: Facebook..un pò di riflessioni
Riporto un interessante ariticolo sul social network Facebook pubblicato sul sito www.studiocelentano.it
“Lasciare Facebook è difficile come smettere di fumare. A questo efficace paragone giungono quelli di QuitFacebookDay.com, movimento di protesta contro Facebook. Il 31 maggio prossimo sarà la data di abbandono da Facebook per tutti coloro che, aderendo a questa iniziativa, dimostreranno la propria contrarietà al modo con cui vengono trattati i propri dati personali sul social network più famoso del mondo. Nel frattempo il fondatore Mark Zuckerberg ha fatto una sorta di mea culpa sulla privacy policy di Facebook. Sono stati commessi troppi errori in tema di privacy, ha scritto nero su bianco Zuckerberg in un articolo apparso sul Washington Post, e verranno presto aggiornate le norme sulla privacy per renderle piu’ semplici. I piu’ maligni, pero’, hanno visto in questa retro-marcia un chiaro segno di paura per le ipotesi di abbandono di massa del 31 maggio prossimo. Al di la’ del mea culpa di Zuckerberg, le motivazioni per uscire dal social network in blu sono molteplici. Qui di seguito si riporta una lucida interpretazione di quali siano alcuni dei motivi piu’ rilevanti per non usare piu’ Facebook.
PRIVACY, FACCENDA POCO SERIA Sembra che la considerazione che Facebook ha della nostra riservatezza sia cosa gradualmente poco seria. Come nota un acuto commento presente su Eff.org, negli anni la privacy policy di Facebook è cambiata: si è passati da una altissima considerazione dei dati personali (Nessuna informazione personale sara’ disponibile ad altri utenti, che non appartengono ad alcun gruppo da noi sottoscritto) ad alcune informazioni che sono di pubblico dominio (nome, foto del profilo, lista di amici, sesso, nazione e gruppi sottoscritti).
UN MONDO NON NOSTRO Le foto, i video e ogni altro contenuto da noi immesso su Facebook non appartengono più a noi. Abbiamo la falsa sensazione di stare in una stanza di casa nostra, dove siamo proprietari di tutto ciò che ci circonda, ma, invece, una volta entrati in questo social network perdiamo i diritti di proprieta’ intellettuale su ciò che vi inseriamo. Ogni utente concede a Facebook la possibilità di fruire liberamente di qualunque contenuto da noi immesso, che può essere addirittura concesso in sotto-licenza ad altri, senza poter invocare neppure un centesimo per i relativi diritti d’autore. La c.d. Licenza Ip di Facebook, però, termina nel momento in cui un utente decida di eliminare quei contenuti sul proprio account, a meno che tali contenuti non siano stati condivisi con terzi e che questi non li abbiano eliminati (art. 2.1 dichiarazione dei diritti di Fb). Quando vengono eliminati i contenuti, però, questi potrebbero essere conservati come copie di back-up per un determinato (ma non precisato, Nda) periodo di tempo (art. 2.2 dichiarazione dei diritti).
SPETTEGOLEZZO IRREFRENABILE Quando si pubblicano commenti sul profilo di un altro utente, quanto viene scritto sarà soggetto alle impostazioni sulla privacy di questo secondo utente. Dunque, se la sua bacheca fosse visibile a chiunque, anche il nostro commento non rimarrebbe delimitato alle mura dei nostri amici, ma potrebbe essere letto da chiunque (sez. 3 privacy policy di Fb).
I NOSTRI PAGAMENTI Secondo quanto riporta la sez. 2 della privacy policy, può accadere che Facebook memorizzi i dati relativi alle transazioni o ai pagamenti che effettuiamo sul sito. Possiamo modificare tali impostazioni nella pagina dei pagamenti. Ma se Facebook vorrà puntare probabilmente a una integrazione sempre maggiore con siti dove si acquistano beni e servizi, tali informazioni non dovrebbero essere riservate di default?
AMICI TRADITORI Pur se si utilizza Facebook in maniera accorta e particolarmente attenta alla propria privacy, i problemi potrebbero venire dai nostri amici. La piattaforma del social network funziona in maniera poco chiara, anche quando i nostri amici si connettono a una applicazione. Se questa applicazione desiderasse accedere a qualsiasi contenuto o informazione (compresa la propria lista degli amici), dovrebbe ottenere il permesso specifico dal nostro amico. Se questi lo concede, il terzo potrà accedere in linea generale al contenuto e alle informazioni su di noi a cui ha accesso il nostro amico. Per esempio, se un amico fornisce a una applicazione terza la possibilita’ di accedere a una foto che abbiamo condiviso solo con questo amico, il terzo potrà visualizzare o stampare la foto (sez. 4 privacy policy).
COSA SANNO DI NOI I MOTORI DI RICERCA Per consentire una maggiore diffusione dei nostri dati, Facebook consente ai motori di ricerca di accedere alle nostre informazioni pubbliche. Nome, immagine del profilo, liste di amici e di gruppi e tutti gli altri dati impostati come visibili a tutti sono a disposizione dei motori di ricerca, senza necessità di alcuna registrazione.
NESSUN OBLIO Anche dopo che avrete preso la (tormentata?) decisione di uscir fuori da Facebook (eliminando il proprio account e non solo disattivandolo), ricordate che le copie delle informazioni e delle immagini a suo tempo caricate, condivise con gli altri, oppure memorizzate da altri utenti continueranno a essere visibili altrove (sez. 3 privacy policy). E’ possibile che le informazioni eliminate vengano conservate in copie di back-up per un massimo di 90 giorni, ma non saranno disponibili ad altri (sez. 7 privacy policy). Ma la domanda è: chi garantisce la reale cancellazione anche dopo i 90 giorni? ”
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it riproduzione riservata]
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