Giornalismo sociale e fund raising
Il 4 dicembre si è tenuto a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, presso la sede del Seminario Vescovile, un workshop sul giornalismo sociale. Ad organizzarlo l’Istituto Superiore di Giornalismo di Palermo.
Una giornata di intenso lavoro che ha anche presentato e raccontato le tante eccellenze della Sicilia nel sociale.
Tanti i relatori e davvero interessanti le relazioni. Profit e non profit hanno discusso del rapporto tra giornalismo e mondo del sociale. Erano presenti, tra gli altri: la Regione Sicilia, Il Redattore Sociale, Il Sole24 ore, il Consorzio CGM, Il Quotidiano di Sicilia, la Fondazione per il Sud, Non profit on-line, Confcooperative, il COGE Sicilia, Lega Cooperative e l’associazione Carta di Treviso. Sono intervenuti anche il Vescovo di Mazara del Vallo mons. Domenico Mogavero, il direttore del seminario vescovile don Vito Impellizzeri e il prof. Egidio Ortisi.
E’ emerso che in Italia il “sociale”, sui mezzi di comunicazione, ha pochissimo spazio. Gli italiani preferiscono il gossip, la cronaca nera, lo sport. La disabilità, la lotta alla povertà o il volontariato non fanno notizia, non meritano spazio. All’interno dei due maggiori TG nazionali, TG1 e TG5, lo spazio per le tematiche sociali non arriva all’1%. Lo spazio dedicato ai temi politici arriva quasi al 30%.
Chi si occupa di fund raising sa bene quanto sia importante la comunicazione e la visibilità. Se il cittadino non vede, non crede e se non crede non sostiene. Il sostegno è basato sulla fiducia.
Uno dei relatori ha dichiarato: “dare maggior spazio al sociale sui mezzi di comunicazione, vuole dire rendere maggiormente consapevoli le persone che il Terzo Settore è ormai un pilastro su cui si regge lo Stato, nel bene e nel male”.
Vorrei ringraziare la collega Giovanna Di Girolamo e Liborio Furco direttore dell’Istituto Superiore di Giornalismo di Palermo perché hanno, non solo organizzato un incontro ricco di momenti di riflessione, ma soprattutto perché hanno mostrato una Sicilia in fermento, una Sicilia di persone perbene, di gente che crede in quello che fa. Una Sicilia lontana della cronache nere e dai cliché e forse per questo, non meritevole di fare notizia.
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