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Ricerca comparativa fundraising per i musei. News n°5. Qualche risultato dagli USA

E’ stato ultimato il secondo step della ricerca comparativa sul fundraising e people raising per i musei. La ricerca è curata dal Centro Studi sul Non Profit e da Raise the Wind.

Sono state analizzategli strumenti e le tecniche di fundraising e people raising utilizzate dai dieci maggiori musei statunitensi (per numero di visitatori).

Ecco qualche anticipazione dei risultati:

  • Molti musei sono gestiti da organizzazioni non profit
  • Banchi accettazione dedicati ai donatori all’ingresso dei musei: informazioni, piantine gratuite, visite guidate
  • Brochure informative sulle donazioni sempre presenti e poste ben in evidenza
  • Utilizzo dei volontari nei punti informativi e come guide qualificate
  • Biglietto di ingresso presentato come liberalità (con donazione minima consigliata)
  • Box raccogli monete presenti all’ingresso dei musei, solo quando biglietto non a pagamento
  • Siti web e social network attivi, aggiornati e ben utilizzati
  • Ogni museo ha programmi articolati per le membership (fino a 13 per i singoli donatori)
  • I “grandi donatori” sono il pilastro del fundraising (fino a 6 profili di adesione differenti)
  • Organizzazione di eventi esclusivi a pagamento per membri e non membri
  • Bar, ristoranti e shop presenti ovunque e per differenti target e possibilità di spesa
  • Spazi disponibili per eventi, congressi, cene e pranzi. Gli spazi offerti sono spesso le stesse sale museali con le opere in esposizione (tipo cena all’interno del tempio egizio…ecc. Cose dell’altro mondo per il nostro Paese…)
  • Shop con tanto merchandising
  • Attrazioni a pagamento (film in 3d, IMAX, ecc)
  • Gruppi di supporto del museo

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