Libere riflessioni sul #fundraising: le tante strade delle donazioni
Qualche breve riflessione sulle donazioni…frutto di un lungo, lungo, lungo viaggio in treno.
Doniamo perché ci sentiamo ispirati, perché crediamo nel lavoro di un’organizzazione, perché vogliamo cambiare in meglio qualcosa o vogliamo dare il buon esempio. Doniamo per senso di colpa. Doniamo forse anche per disperazione, perché se i soldi non ce li mettiamo noi, le Istituzioni resteranno a guardare i problemi senza risolverli. Ogni dono è importante, ogni dono può essere fondamentale per realizzare un progetto…l’importante è donare.
Per donare servono soldi? No. Donare non deve costare necessariamente soldi. Ci sono tante altre cose che si possono donare: tempo, attenzione, oggetti, saperi, conforto. La saggezza, per esempio, può essere un regalo. La conversazione può essere un regalo. L’ascolto può essere un dono ancora più raro. Tutto ciò che potrebbe essere significativo per qualcun altro, può essere un dono.
Donare fa bene: le persone che donano il loro tempo per aiutare gli altri mostrano una maggiore autostima, meno segni di depressione e sono meno stressati. Fare volontariato innesca il rilascio di ossitocina nel sangue che riduce i livelli di ansia e induce sensazioni di calore, euforia e connessione con gli altri.
Il dono è contenuto nel dare: certe volte basta il gesto, non l’ammontare della cifra.
La generosità ispira generosità. Ho visto, in tanti anni di attività, che l’effetto a catena delle donazioni è enorme ed è per questo che la comunicazione nel fundraising è importantissima. Se non mi chiedi aiuto, non te lo potrò dare.
Il dono ci offre la possibilità di essere parte di qualcosa di più grande di noi. Da soli si fa davvero poco, ma insieme, si possono spostare le montagne (o quasi..)!
I commenti sono chiusi.