EUConsult Italia: il nuovo board 2018-2021
Pubblico il bell’articolo della collega Elena Zanella, apparso sul suo blog, relativo alle elezioni del nuovo board di EUConsult Italia.
Il 18 ottobre scorso è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo di EuConsult Italia, l’associazione dei consulenti di alto profilo del Terzo settore. L’associazione, nata a Roma solo tre anni fa, fa parte del network EUConsult Europe fondato oltre 20 anni fa ad Amsterdam dove ha sede, ed è guidata, allora come ora, da Francesca Zagni, professionista nota e stimata nel settore.
In Italia, l’associazione conta 30 soci presenti su tutto il territorio nazionale; a livello europeo sono soci di EUConsult Europe 35 professionisti. Il numero contenuto è dato dall’attenzione e cura della scelta dei soci tale da garantire, per quanto possibile, la qualità del professionista aderente e preservando, dunque, il valore del network nella sua complessità nel rispetto di quanto richiede l’associazione europea e che emerge dal virgolettato di Robin Brady, Chair di EUConsult sul comunicato stampa ufficiale: “Abbiamo osservato con grande interesse la crescita di EUConsult Italia negli ultimi tre anni, associazione che ha richiesto fin da subito alti standard qualitativi ai propri soci, fondamentali per consentire alle organizzazioni della società civile di giocare la loro parte nei rispettivi contesti locali e nazionali”
Per il triennio 2019/2021, la neo Governance ha deciso di impegnarsi su quattro punti specifici che andranno perfezionandosi nei prossimi mesi. Eccoli in breve:
- valorizzazione del ruolo dei soci attraverso l’attivazione di opportunità di comunicazione e networking;
- promozione dell’etica professionale;
- potenziamento delle competenze tecniche dei professionisti;
- affermazione delle interazioni virtuose con il mondo profit e la pubblica amministrazione.
Insieme a Francesca Zagni, sono consiglieri Antonella Giacobbe, Gabriele Granato, Francesca Mineo, Pasquale Pesce, Raffaele Picilli ed io, che accolgo il compito con grande piacere ed emozione. Lavorerò accanto a un gruppo di persone che stimo molto, eterogeneo, incondizionato.
Un parterre stimolante in cui, sono certa, potrò dare il mio contributo, assecondando il desiderio di fare il meglio per la professione: perché se ci credo, e se le condizioni sono favorevoli, porto avanti i miei impegni con dedizione, perseveranza e determinazione fino alla loro migliore realizzazione.
In particolare, mi impegnerò sugli aspetti che mi vedono più coinvolta: lo sviluppo delle competenze trasversali e lo sviluppo delle opportunità per accrescere la cultura della e verso la professione. A favore di un nonprofit sempre più consapevole, colto, capace. Concludo con un grazie al consiglio uscente, all’impegno profuso in questi tre anni e all’intuizione di una proposizione europea di taglio italiano. E buon lavoro a noi, nuovi consiglieri, per gli impegni e il triennio che inizia ora e che già ci vede impegnati sugli eventi di primavera e del prossimo autunno. E sì, c’è una gran voglia di fare bene e scommetto che qualcosa di molto buono riusciremo a farla. Promesso.
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