#fundraising per la #politica n°123 : Il triste stato dell’arte

Da molti anni, in Italia, il Terzo Settore ed anche alcuni Enti Pubblici, utilizzano le tecniche di fundraising per finanziare progetti di carattere sociale. Si va dalle organizzazioni di volontariato ai musei, dagli ospedali alle cooperative sociali: un mondo variegato di soggetti che operano grazie a donatori e donazioni, a mission chiare e buone cause.

Da gennaio 2017 la maggior parte delle forze politiche non hanno più diritto a ricevere alcun contributo pubblico per il loro funzionamento (se si esclude un minimo finanziamento che ancora proviene dalla Comunità Europea).

Ma all’abolizione del finanziamento cosa è seguito? Certo non all’arrivo del fundraising nei partiti. Escluso un partito, nessuno ad oggi ha fatto significativi passi avanti. I più si sono limitati all’organizzazione di raccolte di fondi occasionali con metodologie molto lontane da quelle del fundraising. Fratelli d’Italia ha ultimamente attivato un sms dedicato (nuovo servizio permesso per legge) «ma abbiamo raccolto poche centinaia di euro», ha commentato Marco Marsilio, tesoriere del partito. La raccolta del 2 per 1000 non ha dato i risultati sperati. Gli ultimi dati disponibili (anno fiscale 2017) sono questi: su 41 milioni di contribuenti, solo 1.228.000 cittadini hanno donato il loro 2 per 1000 ai partiti.  Il Partito Democratico ha ricevuto 8 milioni di euro. Con il finanziamento pubblico ne riceveva, nel 2008, oltre 180. Forza Italia meno di un milione di euro, quando con il finanziamento pubblico, sempre nel 2008,  superava i 220 milioni.

Dalla lettura dei bilanci di quasi tutti i partiti, si comprende chiaramente che l’abolizione del finanziamento pubblico ha portato al licenziamento del personale amministrativo, alla chiusura di sedi centrali e periferiche, alla riduzione degli investimenti elettorali e ad un crescente indebitamento.

Alla mancanza di soldi, purtroppo, si sta cercando di risolvere solo con i tagli. Il fundraising è la sola soluzione possibile ma continuare ad improvvisare non aiuterà nessuno.