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Fundraising, dati ed emergenza COVID-19

 

 

Non ci sono molti dati rispetto alle donazioni effettuate durante l’emergenza per il Covid-19.

Nel Regno Unito, un recente sondaggio della società nfpSynergy ha evidenziato che il 60%  degli intervistati ha dichiarato di aver donato, negli ultimi tre mesi, una cifra molto più bassa rispetto a quanto già donato dal 2011. Per essere precisi, il dato è inferiore di nove punti percentuali rispetto al precedente periodo di tre mesi e scende al di sotto del 62%, percentuale registrata nell’agosto 2017.

L’importo medio donato è stato di 67,70 sterline.

Le donazioni maggiori sono arrivati attraverso l’online e gli SMS. Ben il  30% delle persone che hanno donato, hanno dichiarato di averlo fatto attraverso siti web. La percentuale è aumentata del 14 %  rispetto a cinque anni fa. Un dato sicuramente notevole.  Questo è in linea con le cifre fornite dal produttore di software Access Group, che ha notato che durante le prime settimane di blocco causato dal Covid-19, i siti web delle organizzazioni non profit hanno ricevuto donazioni superiori, in media, di 10 volte rispetto ad altri periodi.

Secondo i dati di nfpSynergy, il 60% degli intervistati ha dichiarato di essere disposto a sostenere un’organizzazione benefica che risponde all’emergenza Covid.

Circa i due terzi degli intervistati hanno dichiarato di aver pianificato di ridurre il consumo di cibo ma di andare in vacanza nei prossimi dodici mesi. Il 38% ha dichiarato che ridurrà le proprie donazioni.

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