La gestione di un museo: dal fundraising alla cura del verde. La mia idea per Competere.eu
Il museo non è solamente un luogo di conservazione, ma un istituzione con un ruolo importante nella vita sociale locale. In Italia ci sono ancora troppi strumenti inutilizzati per esprimere il potenziale dei musei tra cui il fundraising. Come possiamo investire meglio nel nostro patrimonio culturale?
Lo Statuto di ICOM (International Council of Museums), approvato nell’ambito della ventiduesima General Assembly di ICOM svoltasi a Vienna il 24 agosto 2007, riporta la più recente definizione di museo: “Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali ed immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, e le comunica e specificatamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto”
PERCHÉ È IMPORTANTE
La definizione è ampia ed innovativa, rispetto al passato. Oggi un museo è sicuramente una struttura complessa con infiniti possibili affacci: sul territorio, sulla ricerca, sui visitatori, sui dipendenti, sui fornitori, sui donatori, sugli studenti, sulle persone fragili, sui curiosi, sugli sponsor, sugli esercenti, sugli hotel, sulla logistica, sul volontariato, sui trasporti, su chi entra nel museo e non è molto interessato alla visita, sugli eventi e su molto altro. I musei non sono più luoghi dove conservare solo opere d’arte, oggetti, reperti di valore e interesse storico-scientifico. Sono, finalmente, qualcosa di più.
UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL MUSEO
Gestire un museo non è semplice. Non è semplice se si vogliono conseguire risultati e se non si vuole svolgere solo la funzione di una vetrina, con oggetti in esposizione. Mi occupo di fundraising per la cultura da molti anni e ho avuto l’occasione di visitare, anche più volte, decine di musei in oltre quaranta paesi del mondo. Entrare in un museo e guardarlo da più angolature è interessante e prezioso per chi fa un lavoro come il mio ed è fondamentale quando si vuole proporre, ai propri clienti, strumenti e tecniche innovative legate alla comunicazione, al fundraising e al marketing.
L’ultimo International Trade Show for Museums ha presentato il museo del futuro, una narrazione incentrata sull’analisi e la comprensione del museo globale: la sua struttura, il suo funzionamento, le sue caratteristiche, le sue evoluzioni, i suoi finanziamenti. Ampio spazio è stato dato alla tecniche e agli strumenti per il fundraising, fundraising non inteso solo come raccolta di fondi, ma come creazione di relazioni periodiche con tutti i possibili stakeholders.
LE POTENZIALITÀ DEL FUNDRAISING
In Italia, quasi più nessuno si scandalizza a sentir parlar di marketing per la cultura, molti invece ignorano ancora le potenzialità del fundraising e questo è una grave mancanza perché i musei sono diventati luoghi attraenti per incontrarsi e hanno un ruolo importante da svolgere nella vita sociale locale e possono contribuire anche al benessere fisico e mentale dei visitatori. Ci sono ancora troppi strumenti o termini lontani dalle nostre magnifiche gallerie d’arte: membership, merchandising, marketing territoriale, pubblicità, partnership, donatori e molto altro.
La gestione di un museo passa, necessariamente, attraverso saperi complessi. Un paese come l’Italia, ricco di patrimonio culturale, ha bisogno di utilizzare tutti i mezzi a disposizione per traghettare verso il futuro la nostra storia. Gestire un museo vuol dire e vorrà dire conoscere e fare moltissimo per la cultura, il territorio e la società.
Per approfondire l’argomento due i testi suggeriti “Fundraising e marketing per i musei” o “L’inestimabile valore: marketing e fundraising per il patrimonio culturale” di Gabriele Granato e Raffaele Picilli, Rubbettino Editore.
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