Il merchandising per i musei: tutte le strade portano al fundraising
Di Carla Lotti
Abbiamo voluto conoscere l’importanza del merchandising nei musei londinesi che abbiamo visitato durante la prima edizione della Fundraising Study Visit.
Avendo in memoria e negli occhi gli shop di alcuni musei italiani ci siamo avvicinati con grande curiosità a quelli dei musei che abbiamo visitato a Londra. Una bella differenza! Gli articoli esposti riflettono l’identità del museo e il tipo di collezioni esposte. I musei, infatti, sviluppano collezioni di merchandising mirate che si ispirano a opere iconiche o a temi delle mostre in corso. Questo permette di creare oggetti con un valore simbolico che i visitatori desiderano acquistare per prolungare il ricordo e, sulla scia dell’emozione che la visita ha suscitato, portare con sé un pezzo dell’esperienza museale.
Dai poster alle tazze, dai quaderni alle sciarpe, ogni oggetto deve raccontare una storia legata al museo e alle sue opere.
Spesso inoltre i prodotti locali o che rappresentano il luogo in cui il museo si situa hanno un buon appeal. Immaginate le versioni di packaging e oggetti legati al tè in un museo a Londra! Sono caduta in tentazione e ho comprato anch’io.
Alcuni musei collaborano con grandi marchi di moda o artisti famosi per creare linee di prodotti speciali, una tendenza che aumenta il prestigio e la visibilità del merchandising museale.
Oggi molti musei si impegnano a creare prodotti sostenibili, utilizzando materiali ecologici e puntando su packaging riciclabili. Questo approccio risponde alle esigenze di un pubblico sempre più attento alla sostenibilità. Diventa importante offrire prodotti in linea con i valori sociali e ambientali contemporanei poiché questo rafforza l’immagine del museo come istituzione responsabile.
Benefici Economici e non solo
Il merchandising è diventato un elemento “di peso” nel budget di molte istituzioni culturali. Gli introiti generati dai gift shop possono contribuire in modo significativo al bilancio del museo, supportando progetti di restauro, mostre temporanee e attività educative.
Se inserito in una più ampia strategia il merchandising museale è uno strumento che contribuisce a sostenere economicamente le attività del Museo e al contempo arricchisce e prolunga l’esperienza culturale.
Per partecipare alla prossima edizione della Fundraising Study Visit (qui trovi il racconto della prima edizione) oppure per avere maggiori informazioni sui programmi di sostegno per il fundraising e people raising in ambito culturale puoi scrivere a Raffaele Picilli info@risethewind.it o a Carla Lotti info@easymuseum.it
Per approfondire il tema del fundraising per i luoghi della cultura puoi leggere: Raffaele Picilli e Gabriele Granato, “Fundraising e marketing per i musei”, “L’inestimabile valore: marketing e fundraising per il patrimonio culturale” o “I musei salveranno il mondo: i venti migliori musei per accessibilità, fundraising e marketing” per Rubbettino Editore.
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