#fundraising e #patrimonio: ricostruire partendo dal fundraising
Valorizzare, tutelare ma anche ricostruire il nostro meraviglioso patrimonio culturale attraverso il fundraising: questa è, a mio avviso, la ricetta per non lasciare che un cumulo di macerie restino tali all’infinito. È mi viene in mente l’Aquila, i suoi monumenti e la sua economia legata al turismo.
Una serie di terremoti stanno letteralmente sbriciolando aree vaste del Paese. Per fortuna, gli italiani sono generalmente pronti ad aiutarsi e quindi le raccolte di fondi e di beni non mancano. Poi, si spengono le telecamere, vanno via i cronisti e cala il silenzio.
Siamo abituati alla raccolta di fondi e non al fundraising. A donare le monetine. Alla donazione legata all’emozione dell’attimo. Mando il mio SMS e la partita è chiusa. Dono l’euro al senza fissa dimora e passo oltre.
L’ultima ricerca presentata dal portare di recensioni on line Tripadvisor “i dieci migliori musei del mondo” è davvero emblematica. Nella lista ci sono il Metropolitan Museum of Art di New York, poi l’Art Institute di Chicago, l’Hermitage di San Pietroburgo, il d’Orsay parigino e il Prado a Madrid. Hanno uffici fundraising? Sì.
Poi tocca all’Italia, ricchissima di opere d’arte, edifici storici e memorie di tutte le epoche, oltre a detentore del record mondiale di siti Patrimonio Unesco: nessun museo citato dagli utenti TripAdvisor tra i primi 10 in Europa e nel mondo. Forse qualcosa non funziona.
Domanda: abbiamo in Italia musei che vale la pena di visitare? Certo, ma quanti fanno fundraising? La risposta è: pochissimi tra i privati e nessuno nel pubblico. Il fundraising non è solo raccolta di fondi una tantum ma è partecipazione regolare, comunicazione, implementazione, coinvolgimento… quello che a noi manca. La maggior parte raccogliere monetine e confonde questo con il fundraising.
Allora forse è arrivato il momento di capire che se vogliamo recuperare, ricostruire, consolidare il nostro enorme patrimonio abbiamo bisogno di lavorare seriamente con il fundraising perché è una strada che ci porterà verso il futuro. Vai a chiedere al direttore del Metropolitan quanto è importante, da uno a dieci, il fundraising per loro. Strano che agli americani non sia venuto in mente l’Art Bonus.
Per chi volesse, l’1 e 2 dicembre, a Napoli, ReWork organizza un corso sul fundraising per la cultura: http://www.coworking-napoli.it/uffici-napoli/index.php/2016/10/20/fundraising-per-la-cultura/
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