Spesso mi chiedono: “ vorrei sostenere una buona causa, chi mi consigli? Chi non si fregherà i miei soldi? ”
Potrei suggerire tante ottime associazioni italiane e straniere. Oggi vorrei parlare di questa: Cambodian Children’s Fund.
Riporto parte di un articolo di Emanuela Stella del Corriere della Sera on line :
“E’ in piedi alle 5 e mezza, quando sorge il sole, e va a dormire dopo mezzanotte. La sua giornata ruota intorno alla discarica tossica di Steung Meanchey, a Phnom Penh, dove il Cambodian Children’s Fund , l’organizzazione umanitaria da lui creata, gestisce quattro ostelli per 460 orfani, che lo chiamano “papà Scott”. Un missionario? Certamente, ma non da sempre. Scott Neeson è l’ex presidente della 20th Century Fox e agli orrori della discarica di Phnom Penh è arrivato direttamente da Los Angeles, dove possedeva una villa con piscina, una Porsche, una BMW, un Suv, uno yacht, e andava alle feste delle grandi star del cinema.
Nel 2003, prima di passare alla Sony, decise di prendersi cinque settimane di riposo per rimettersi in sesto e scelse Phnom Penh, dove un suo amico aveva aperto un ristorante. Fu lui ha raccontargli della discarica comunale e dei bambini che vivevano e lavoravano li’. Scott andò a “dare un’occhiata” e rimase stravolto: “Undici ettari di spazzatura e di mosche. Col calore, il metano prodotto dalla decomposizione dei rifiuti prende fuoco, e gli incendi durano mesi. E’ un inferno. Ci vivono tremila famiglie e centinaia di orfani – racconta Scott – che frugano tra i rifiuti alla ricerca di qualcosa da vendere, avvolti in strati di stracci per ripararsi dalle fiamme, senza le scarpe. Molti di quei bambini si prostituivano: alcuni erano lì perché i genitori non potevano permettersi di mantenerli, o semplicemente non li volevano. Dovevo fare qualcosa”.
Trascorse le cinque settimane tornò a Los Angeles e assunse il suo incarico alla Sony, ma aveva la testa altrove. Quell’anno andò in Cambogia una settimana al mese, e cominciò a mettere in piedi la sua organizzazione. Poi, nel 2004, la decisione di vendere tutto per trasferirsi definitivamente a Phnom Penh. “Ora di soldi me ne restano molto pochi”, sorride. Il fondo da lui costituito ha creato una sorta di “rifugio” proprio al centro della discarica, dove c’è un ambulatorio in cui vengono curate 1.100 persone al mese. C’è anche un asilo nido per i bambini tra i 2 e i 6 anni abusati o ad alto rischio di abusi, come quelli i cui genitori hanno cercato di venderli, o che sono figli di alcolizzati.”
Il sito web è questo: www.cambodianchildrensfund.org
Mi sono un po’ informato. Per quanto l’associazione sia nata da poco è già molto ben organizzata (buon manager..non mente) e i programmi di sostegno stanno avendo ottimi risultati ma i fondi (specialmente quelli personali di Scott Neeson) sono quasi esauriti.
Nello shop del sito web troverete delle borse fatte a mano a 35$.