Qualche tecnica americana per raccogliere fondi per un museo? Eccone qualcuna che potrebbe essere messa in pratica da chi gestisce un museo pubblico in Italia.
Serata in abito scuro: si potrebbe offrire una cena (+ visita giudata riservata) all’interno delle sale. Il segreto è mantenere il costo delle materie prime molto basso per massimizzare i guadagni.
Rievocazione storica: perché non organizzare uno spettacolo che rievochi eventi in mostra nel museo?
Orario notturno: visite guidate fino all’alba con eventi collegati. Un nodo per raggiungere un target che ha la febbre del sabato sera.
Caccia al tesoro: per grandi e piccoli…basta non correre all’interno delle sale.
Aste silenziose: ognuno fa la sua offerta in tempi diversi. Non costa molto, non è faticosa e non ha bisogno di un pubblico fisso.
Visite guidate con ciceroni di chiara fama: Piero e Alberto Angela…Valerio Massimo Manfredi…quanti sarebbero disposti a pagare una bella cifra per avere guide tanto illustri?
Lo so, in Italia c’è la burocrazia, servono i permessi, le autorizzazioni, il personale… e abbiamo un fortissima voglia di non fare le cose. E che facciamo, chiudiamo i musei per mancanza di fondi?
ndr: La ricerca comparativa su “fundraising e people raising per i musei in USA, UK e Italia” è curata dal Centro Studi sul Non Profit e da Raise the Wind.