In molti paesi europei, nelle Pubbliche Amministrazioni, innovazione, conoscenza, sviluppo, fundraising, marketing, e messa a reddito non sono concetti inesistenti, anzi, sono parte integrante del buon uso del Patrimonio culturale. Questo non vuol dire che la cultura deve essere ridotta a un supermercato ma a “sistema” per diffondere il sapere e ricavarne fondi, visibilità e posti di lavoro.
Programmare nel tempo azioni ed eventi non è semplice ma diventa necessario quando devi attrarre sostenitori e sponsor. Ogni piano di valorizzazione culturale dovrebbe avere almeno quattro obiettivi: generare concorrenza, generare senso di appartenenza ad una Comunità (vado al museo non solo per vedere le opere d’arte), generare energie nuove e posti di lavoro (investendo specialmente sui giovani) e generare utili economici (“senza soldi non si canta messa”). Queste azioni devono essere pensate con un’ampia visione del futuro e quindi programmate su più anni..utopico? Non lo so, ma ci sono altre soluzioni per conservare il Colosseo, Pompei e i Bronzi di Riace?