Di cosa tratta il libro? Ecco l’abstarct “Lo spazio pubblico e la democrazia rappresentativa stanno vivendo importanti sollecitazioni dovute allo sviluppo della comunicazione tecnologica e all’allargamento delle forme di partecipazione. Il concetto e le stesse pratiche di cittadinanza vanno riconfigurandosi, come mostra il libro, che, richiamando l’idea di democrazia del monitoraggio, aiuta a comprendere che cosa significa essere cittadini nel mondo globale al tempo di Internet”. Luigi Ceccarini insegna Scienza politica all’Università Carlo Bo di Urbino, dove coordina le attività di ricerca del Laboratorio di studi politici e sociali (LaPolis).
Ritengo che sia un testo utile per capire cosa può spingere alla partecipazione politica i cittadini. Eccone alcuni brevi passaggi (che ho riassunto per necessità di spazio):
–Il modo di rapportarsi dei cittadini con la politica si è riconfigurato nel tempo
–Con il passaggio verso l’età post-moderna, alcuni dei capisaldi del nesso società e politica, si sono fortemente indeboliti…le formule di coinvolgimento dei cittadini si sono aperte a modalità meno rigide
–Il partito ha perso quella capacità di incarnare ideali, passione e fornire una sponda al bisogno di appartenenza
–Si parla di “americanizzazione” della politica e di “spettacolarizzazione” delle campagne elettorali
–I partiti sono diventati sempre meno espressione di segmenti specifici della società civile
–La Rete, il web, non va inteso, per definizione, come luogo di libertà
–Il cittadino online rischia di identificare l’azione di impegno politico soltanto con l’attivismo digitale…attivismo da poltrona
–I partiti si configuravano come rete sul territorio che assicurava una presenza diretta
–Una volta, il voto rappresentava un atto di fede
–Oggi abbiamo cittadini critici e cittadini monitoranti
–Sotto il profilo della membership i partiti stanno perdendo molto terreno. Questo si riflette anche sulla scarsa partecipazione al voto