Il fundraising non è solo soldi ma è partecipazione, un insieme di gesti attivi, di rappresentanza concreta, un modo per dire “sono con te”.
Grazie al fundraising è possibile conservare la Memoria, quella con la M maiuscola, e di ciò ne ho avuto ulteriore conferma passeggiando, qualche mese fa, sotto i portici di un bellissimo edificio di Urbino. L’edificio è stato rimesso in piedi grazie a una paziente opera di restauro e di raccolta fondi e la proprietà ha ritenuto opportuno non dimenticare anche il dolore che è passato tra quelle stanze la notte del 12 agosto 1944. Tra affreschi restaurati, colonne e giardini, ecco “il male”. Una targa semplice, piccola, a ricordo di persone che non ci sono più. La banalità del male ricordata anche grazie al fundraising.
Questo è il mio contributo alla giornata della Memoria 2016.