A breve, negli Stati Uniti, si deciderà chi potrà partecipare come candidato alle presidenziali. Repubblicani e Democratici sono alla corsa finale. Il fundraising gioca un ruolo centrale.
I fondi raccolti dalle donazioni servono per pagare le campagne elettorali (ora le primarie e dopo la campagna elettorale per le presidenziali) e, per questo motivo, il fundraising è l’attività per la quale i candidati si spendono di più.
Ma quanto hanno raccolto e quando hanno speso? Dai noi la domanda potrebbe restare senza risposta per molto tempo, negli Stati Uniti no. La Commissione Elettorale (FEC) pubblica periodicamente i resoconti che contengono entrate e uscite.
Siamo ormai al testa a testa. I Repubblicani hanno raccolto, fino ad oggi, 305 milioni di dollari, i Democratici 299. Nel 2012, le rispettive raccolte fondi si chiusero con cifre record: 772 milioni di dollari per i Democratici, 598 milioni per i Repubblicani, ai quali si aggiunsero ulteriori fondi raccolti dai candidati alle presidenziali.
Oggi, Hillary Rodham Clinton ha raccolto quasi 154 milioni di dollari. Bernie Sanders 138 milioni di dollari. Donald Trump solo 34. Sanders ha raccolto moltissime donazioni di medio valore (al di sotto dei 200 dollari). Il candidato che ha raccolto più fondi nel proprio Stati di nascita è Cruz (Texas). Sanders che viene dal Vermont, ha invece raccolto pochissimo. Trump si sta invece finanziando la campagna elettorale quasi interamente con propri fondi. La California è lo Stato più generoso, seguita da Texas, New York city e Florida.
Un dato interessante è legato alla grandezza delle donazioni. La maggior parte delle donazioni sono al di sotto dei 200 dollari, oppure, al di sopra dei 2000 dollari. Questo significa che i PAC e i SUPER PAC stanno facendo bene il loro lavoro di “incubatori” di donazioni.