Per fare politica serve un minimo di formazione. Una volta si faceva la gavetta, oggi, tutti vogliono la pappa già pronta. Quando poi parliamo di fundraising per la politica, la formazione è fondamentale. “Chiedere” non è semplice e quando parliamo di politica, diventa ancora più complicato. Chi ci ha provato, lo sa bene.
Nel 2003, Forza Italia presentò un interessante valigetta per gli attrezzi per i suoi candidati che conteneva: vademecum del candidato (100 pagine di cui una ventina di allegati), guida illustrata per il rappresentante di lista (con disegni, vignette e fac simle delle schede elettorali e altro materiale), fotocopia con il testo dell’inno del partito, documentazione sulle iniziative del partito, indirizzo internet con relativa password per accedere al centro di documentazione. C’era scritto di tutto: da come si organizza un ufficio stampa a chi sono e dove vanno ricercate le figure indispensabili per portare avanti una campagna elettorale. Si faceva cenno al responsabile marketing, al responsabile agenda…e a molte altre figure. Anni lontani per parlare di fundraising, ma sicuramente non per parlare di people raising e infatti nel vademecum c’erano cenni ai volontari ma anche all’uso del telemarketing e all’organizzazione di eventi.
Passano gli anni e qualche giorno fa, Forza Italia ha presentato il suo ultimo kit per il candidato, anno 2016. Lo ha annunciato Silvio Berlusconi all’hotel Ergife di Roma. Gli aspiranti consiglieri comunali in corsa per le amministrative del 5 giugno potranno apprendere da un manuale elettorale tutti i trucchi del mestiere per una campagna molto social. Il kit comprende: un manuale del buon candidato dal sottotitolo “Cosa è utile fare e sapere per affrontare bene le elezioni amministrative” con il capitolo dedicato all’uso dei social network, scritto da Alessandro Cattaneo, responsabile formazione di Fi, poi il capitolo dedicato al “Credo laico di Forza Italia”, con resoconto stenografico dell’intervento di Silvio Berlusconi al Pala Fiera di Roma del 6 febbraio ’94 e il “nuovo programma di Forza Italia” in 6 punti con un riepilogo di quanto realizzato dai governi Berlusconi dal 2001 al 2011. Pare che manchi il fundraising, se è così, è un vero peccato. Vale la pena ricordare che dal 2017 non ci sarà più il finanziamento pubblico ai partiti.