Gli eventi sono uno degli strumenti per raccogliere fondi. Come fundraiser, ho sempre pensato, e negli anni me ne sono convinto, che la buona riuscita di un evento sia data principalmente da tre fattori: i fondi raccolti, le relazioni attivate (con l’accrescimento della rete) e il lavoro di squadra. A margine, aggiungerei la possibilità di ripetere l’evento, se ben riuscito (un po’ di lavoro risparmiato per la prossima volta..).
In tanti sono convinti che l’unico parametro del successo di un evento sia la raccolta di fondi, ma non è così. Può essere convinto di questo solo chi raccoglie monetine (senza offesa per nessuno) ma se l’ente intende utilizzare il fundraising, allora deve considerare molto altro. Un buon contatto, un nuovo donatore, un nuovo volontario valgono molto di più di occasionali 10, 50 o 100 euro.
Una cena senza “censimento” dei presenti non ha senso. Io ho bisogno di dare un seguito al mio lavoro, alle strette di mano, ad un brindisi, allo scambio veloce di parole e alla promessa di rivedersi. Non può risolversi tutto solo con musica e pasta con il sugo.