Un Community Garden è un bel modo per trasformare terra arida in un piccolo paradiso.
Che cos’è un Community Garden? Dare una definizione univoca non è semplice.
Un “giardino o orto comunitario” è un qualsiasi pezzo di terra (pubblico o privato) coltivato da un gruppo di persone o da una singola famiglia o individuo. A differenza dei parchi pubblici e di altri spazi verdi gestiti dagli enti pubblici (in Italia, di solito, sono i Comuni a farlo), i giardini o orti comunitari sono generalmente gestiti e controllati da un gruppo di individui o volontari non retribuiti, di solito i giardinieri stessi.
Nei paesi anglosassoni, i community garden sono diffusi e molto sviluppati proprio perché sono un modo molto efficace per recupera spazi di terra inutilizzata o abbandonata al degrado.
La terra coltivata può produrre frutta e verdura. Possono esserci piante ornamentali, piante rare, essenze locali o importare. Gli orti comunitari si possono trovare nei quartieri, nelle scuole, collegati a Istituzioni come gli ospedali e in aree residenziali. L’accesso solitamente è libero.
Una menzione a parte per un tipo particolare di community garden, i “Demonstration Gardens”. Sono giardini utilizzati in contesti educativi e ricreativi che ospitano gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado. Il loro fine è didattico più che ricreativo o culturale.
Anche i community garden hanno un costo. Chi “paga” per tutto questo? I donatori, grazie al fundraising e al people raising. Grandi e piccoli donatori partecipano con il loro sostegno economico per far fronte alle spese di gestione. Tutto questo accade grazie ad una programmazione in grado di mantenere costante il flusso di cassa e la presenza di volontari. Il successo di questi particolari giardini è dovuto al riappropriarsi, da parte dei cittadini, della “cosa pubblica” attraverso un processo graduale di cura e di partecipazione attiva ed il fundraising è parte fondamentale di questo processo culturale.
Cosa aspettiamo in Italia?