Negli Stati Uniti, sono molte le organizzazioni nonprofit che stanno portando avanti campagne pluriennali di fundraising. Questo sta generando una grande competizione ma anche nuove modalità di approccio al donatore. Parliamo di campagne da milioni e milioni di dollari che si protraggono per anni. Va detto che il mercato statunitense delle donazioni è ben diverso da quello italiano ma le loro strategie possono essere di ispirazione per il nostro lavoro.
Dimostrare, in maniera chiara, semplice e regolare, l’impatto che le donazioni hanno prodotto: questo è alla base delle nuove strategie di fundraising.
L’Università di Chicago ha lanciato una nuova campagna pluriennale per raccogliere fondi. Nel sito web che è stato realizzato, sono in evidenza non solo le priorità legate alla raccolta ma anche le storie che raccontano l’impatto delle donazioni. I ricercatori raccontano i progetti avviati, a che punto sono e che cosa sperano di scoprire. Una sorta di “reality” della donazione con un controllo regolare.
Il trend è davvero innovativo: i donatori vogliono più informazioni e le vogliono dettagliate. Non solo, hanno anche la possibilità di condividerle con i loro contatti social, attivando così un sistema virtuoso di call in action. La donazione non è quindi solo fine a sé stessa ma tende a comprendere tutta una serie di informazioni che il donatore ormai si aspetta. Comunicazione, trasparenza e rendicontazione, sono davvero i pilastri del fundraising.