Secondo l’enciclopedia Treccani l’abbandono è “l’atto, il fatto di abbandonare; l’essere abbandonato;….”.”. Secondo il Dizionario Italiano Sabatini Coletti, il dono è: “ciò che si dà o si riceve senza contraccambio e che può essere un bene materiale o spirituale”.
In alcuni aeroporti sono presenti dei box di raccolta materiali che hanno come obiettivo quello di raccogliere ciò che al passeggero potrebbe non servire più prima della partenza. Sono posizionati o prima del controllo bagagli, in quei punti dove solitamente si accumulano le bottigliette di acqua mezze piene oppure nelle vicinanze dei banchi di accettazione dei bagagli. In foto è visibile l’esempio di un box nel quale l’invito è a “donare” abiti, giocattoli, scarpe e accessori. L’appello che si legge in inglese è: “dona il peso in eccesso del tuo bagaglio e sorridi”.
La mia prima riflessione è stata: meglio un giocattolo recuperato che gettato in discarica, meglio un gioco forse rotto che niente. Sicuramente qualcuno potrà utilizzarlo ed essere felice.
La seconda è stata che, nel caso in oggetto, si confonde l’abbandono di beni (l’alternativa è il cestino dei rifiuti) con il dono. Un capo donato dovrebbe essere in buono stato d’uso, meglio se nuovo. Lo stesso vale per i giocattoli e per il resto. La dignità di chi riceve merita rispetto.
La terza che il dono deve sempre essere rapportato al “caso concreto”. Se il box lo posizioniamo nel Regno Unito è un conto, in Siria, dove manca tutto, è altro.