In Italia è arrivato il momento di guardare al patrimonio culturale in maniera differente. Il nostro Paese è una grande fabbrica di cultura, con una storia millenaria.
Nel settore culturale, gli ostacoli al fundraising sono molti, ma tutti assolutamente superabili:
- Il primo ostacolo è rappresentato dalla cultura dell’investimento. Lo Stato non potrà avere mai tutti i fondi necessari per tutelare e valorizzare tutto il nostro patrimonio. Si deve collaborare con i ” privati”. In molti paesi europei, asiatici e americani, questo è assolutamente normale;
- Il secondo ostacolo è rappresentato dalla mancanza di formazione. Marketing, fundraising, progettualità, merchandising, ricerca, innovazione, investimento sono parole lontane dalle nostre opere d’arte e da molti vertici pubblici. Basti pensare che una volta la fiera mondiale dei fornitori dei musei si teneva in Italia a Roma… mentre oggi si organizza a Parigi ed è molto seguita;
- Il terzo ostacolo è legato alla mancanza di piani di lavoro realmente operativi. Questo accade perché manca una visione ampia di insieme. Un museo non è solo opere d’arte. È molto, molto di più;
- Il quarto ostacolo è rappresentato da leggi non al passo con i tempi. Defiscalizzare le donazioni al 100% potrebbe essere una soluzione per aumentare le donazioni. A oggi, se la ricerca scientifica riceve l’80% delle donazioni, la tutela del patrimonio resta al 2-3%. L’Art Bonus agevola solo il settore pubblico… e i privati?