Fundraising e people raising hanno un pilastro in comune: la fidelizzazione del donatore. I volontari sono i primi donatori della nostra organizzazione e questo non bisogna dimenticarlo mai!
Se vuoi che i volontari continuino a sostenere la tua causa, dovrai creare esperienze “potenti” per ogni volontario. Una buona programmazione con il rispetto dei tempi, può davvero ridurre i tanti problemi che deve gestire chi si occupa di volontari: abbandoni, presenza sempre più irregolare, demotivazione, scarsa comunicazione, scarsa partecipazione.
Ecco alcuni suggerimenti:
- Rendi divertente il fare volontariato: organizza momenti di aggregazione ai quali partecipino non solo i volontari ma anche le loro famiglie
- Invia comunicazioni personalizzate. Serve tempo ma il gioco vale la candela!
- Crea un’esperienza su misura: suggerisci opportunità di volontariato in base alle capacità o interessi dei tuoi volontari. Le attività cambiano, le esigenze anche ed è per questo che il volontariato deve diventare “liquido” e non spaventarsi se gli viene chiesto di fare una cosa nuova o con modalità diverse
- Trova le modalità per offrire ai volontari esperienze di valore
- Offri ai volontari opportunità di sviluppo personale e professionale organizzando incontri con professionisti che possano formali in settori affini al loro
- Chiedi ai volontari quali sono le loro motivazioni. Perché fanno volontariato? Perché lo fanno ancora? Cosa si aspettano?
- Festeggiare: i volontari vanno festeggiati perché il loro contributo va riconosciuto!
- Coinvolgerli: sempre, in ogni modo e per motivi diversi. Il nostro “donatore di tempo” deve sentirsi parte di una grande famiglia. Troppe volte è solo un numero di tessera.
Il nuovo manuale sul #peopleraising di Raffaele Picilli: PEOPLE RAISING. Come Reclutare, Formare E Coordinare Volontari